Scrittore svizzero tedesco.
Dopo un'infanzia travagliata durante la quale ebbe già problemi di alcol, si diplomò e studiò filosofia e lingue germaniche a Zurigo e a Berna.
Iniziò a scrivere dopo la Seconda guerra mondiale, ispirato dalla lettura di Lessing, Kafka e Brecht, cimentandosi nella scrittura di racconti brevi e pezzi teatrali.
Le sue prime opere abbondano di elementi macabri; e spesso trattano di omicidi, torture e morte.
Si affermò nell'ambito teatrale, facendosi una fama di autore polemico, paradossale e iconoclasta. La sua cifra stilistica si attestò in seguito sul registro di un anticonformismo sarcastico, capace di avvalersi anche degli strumenti del grottesco.
Col connazionale Max Frisch, Dürrenmatt è stato protagonista del rinnovamento del teatro di lingua tedesca.
Virando al grottesco, e sempre mantenendo un punto di vista eticamente saldo, i problemi della società sua contemporanea, ha smascherato le meschinità nascoste dalla facciata perbenista e piccolo borghese della società svizzera.
Il tema della giustizia è onnipresente nell'opera di questo scrittore, che fu anche pittore ritrattista e caricaturista.
Fra i suoi romanzi più celebri, ricordiamo "Il giudice e il suo boia" (1950), "Il sospetto" (1951), "La promessa" (1957).
Un'intensa attività di autore di racconti brevi è documentata da diverse raccolte, edite anche in lingua italiana.